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Il contesto

Il Comune di Santa Flavia, situato a circa 30 Km ad est della città metropolitana di Palermo, si sviluppa alle falde del Monte Catalfano, in una zona pianeggiante, in passato ricca di agrumeti, e si estende sino alla meravigliosa costa, ricca di spiagge e grotte marine. Il territorio di densità intermedia, appartiene alla zona altimetrica denominata collina litoranea e tocca il mare. 

Il centro abitato si trova ad un’altitudine di 45 mt. sul livello del mare (misurato in corrispondenza del Municipio). 

La quota massima raggiunta nel territorio è pari a 412 mt. s.l.m., mentre la quota minima è di 0 mt. s.l.m. L’intero territorio del comune di Santa Flavia ha una superficie di 14.59 km2. Invidiabile è la sua posizione sia dal punto di vista logistico, per la facile e rapida comunicazione con il capoluogo ed i paesi limitrofi (è attraversato, infatti, dalla SS 113 Palermo/Messina, dall’autostrada Palermo/Catania e dalla linea ferroviaria), sia per l’amenità dei luoghi, che lo fa annoverare fra le località turistico-balneari più accoglienti della zona e lo rende polo di attrazione enogastronomica e culturale. 

Attualmente l’economia locale sente gli effetti della crisi economica diffusa. Località che lo caratterizzano sono le frazioni di Porticello e Sant’Elia, la borgata marinara di Solanto, la località Bellacera, il parco archeologico di Solunto. 

La sede Comunale è sita nel Palazzo Filangeri, antica proprietà dell’omonima famiglia nobiliare che nel 1666, sotto l’esempio di altri nobili palermitani, la elesse come sede stabile di residenza. Nacque così il primo nucleo urbano e si diede impulso all’economia con l’impianto di una tonnara, fiorente fino agli anni cinquanta, nel borgo di Solanto. 

Ancor oggi sia il Castello, sia ciò che rimane di questa archeologia industriale, alimentano il turismo e l’industria cinematografica. Ricchissimo è il patrimonio culturale, che abbraccia millenni di storia e raggiunge il suo apice nel sito archeologico di Solunto, città fenicia, ubicata sul monte Catalfano. 

Il complesso montuoso ospita anche una riserva naturalistica, con percorsi che si snodano alla scoperta dei paesaggi e della flora endemica, tra cui spiccano rare orchidee nane. Numerose sono le ville settecentesche sparse nei dintorni, le torri di avvistamento di origine araba, i villini liberty. 

Il contesto economico è prevalentemente costituito dalla pesca d’altura e costiera, di cui la frazione di Porticello detiene il primato, con una flotta peschereccia seconda solo a quella di Mazara del Vallo. Importanti sia le attività legate al turismo e le attività conserviera e gastronomica, spesso a conduzione familiare, che risalgono ai primi del novecento. Non particolarmente rilevanti, sul piano economico, sono l’industria (di medie e piccole dimensioni) e l’artigianato. La crisi economica che coinvolge le famiglie in modo sempre più stringente, le scarse opportunità offerte dal territorio per la pratica dello sport e di attività ludiche, l’insufficienza di proposte e di spazi culturali e/o ricreativi, di aree urbane a misura di bambino, rende essenziale il ruolo dell’Istituto come presidio di legalità, luogo privilegiato di incontro fra pari e tra generazioni diverse.  

In tale contesto, la Scuola si apre al territorio, collabora con le associazioni e le istituzioni, ponendosi come importante centro culturale e polo di aggregazione per i giovani e le famiglie.